Quali sono le tempistiche per ricevere le magliette da calcio ufficiali? Trova la nostra selezione di magliette da calcio sul nostro sito web Foot Korner . Sulla prima pagina dell’edizione del 16 luglio del popolare quotidiano carioca Diário do Rio si leggeva: «O Brasil vencerá» (Il Brasile vincerà) e «A Copa será nossa» (La Coppa sarà nostra). Le nazionali di Spagna (in alto) e Svezia (in basso), avversarie di Brasile e Uruguay nel girone finale. In contemporanea, al Pacaembu di San Paolo, l’Uruguay affrontò la Spagna. A San Paolo, l’Uruguay fu invece messo in seria difficoltà dalla Svezia: gli scandinavi passarono dopo appena 5 minuti con Palmér e, dopo il pareggio uruguaiano di Ghiggia al 39′, tornarono rapidamente in vantaggio un minuto dopo grazie a Sundqvist. Pur conscio dell’arduo compito che lo attendeva, l’Uruguay mantenne la fiducia nei propri mezzi. Il pattern sono su tono raffigura i fiori delle montagne bavaresi, il crest sul petto richiama il monogramma usato nei primi decenni dalla fondazione del club (1900) e poi ancora a cavallo della Seconda Guerra mondiale, fino a metà anni ’50.
1929 – Fondazione della Società Sportiva Littorio Benevento con l’azzurro come colore sociale. Nell’estate 2016, la società decide di istituire una sua sezione femminile, rilevando matricola e titolo sportivo del Castelfranco, ma lasciando la precedente dirigenza (il presidente Valerio Bachi, con Alessandro Pistolesi come suo vice ed allenatore) per iscrivere in sua vece la squadra, denominata Empoli Ladies FBC, alla stagione entrante del campionato di Serie B. Iscritta nel girone A, al suo primo campionato la neonata squadra riesce subito a conquistare la prima posizione in classifica, superando la Novese, con cui aveva condiviso la parte alta del girone per tutta la durata del torneo. Il ritiro precampionato è cominciato il 18 luglio e si è protratto fino al 13 agosto, magliette da calcio e si è tenuto presso il centro sportivo dell’ex Fulgorcavi a Latina. Quattro giorni dopo, il 13 luglio sempre alle ore 15.00, si disputarono le gare della seconda giornata. Il centrocampista brasiliano Zizinho raccontò, anni dopo, che nello stesso giorno firmò più di duemila autografi con scritto «Brasile campione del mondo».
Il giorno della partita, l’esterno del Maracanã appariva tappezzato di cartelloni recanti la scritta Homenagem aos campeões do mundo (Omaggio ai campioni del mondo). La stampa brasiliana uscì con titoli celebrativi già il giorno della partita. I tre gol della partita. La Celeste tornò a giocare solo nel 1950, in una doppia sfida amichevole in programma il 7 e il 9 aprile a Santiago contro il Cile: si impose per 5-1 nella prima gara, ma fu superata dai padroni di casa due giorni dopo per 1-2. Sul finire dello stesso mese, gli uomini di Fontana raggiunsero il Brasile, ove disputarono altre quattro partite: una contro il Paraguay (il 30 aprile, valida per la Copa Trompowski, nella quale furono battuti 2-3) e tre contro la Seleção (i citati 4-3, 2-3 e 0-1 nella Copa Rio Branco). Celeste finì per disputare il primo turno in gara unica contro i modesti boliviani. La Federcalcio brasiliana, già alla vigilia della gara contro l’Uruguay, consegnò un orologio d’oro a ciascun giocatore della nazionale con incisa la dedica «Ai campioni del mondo». Alla vigilia dell’ultima giornata, la Seleção era infatti a punteggio pieno e nel solo girone finale vantava ben 13 gol segnati a fronte di appena 2 subiti.
Forti più di certezze che di speranze, i brasiliani affrontarono la vigilia dell’incontro con grande giubilo. A quel punto i brasiliani si innervosirono, il rumore del Maracanã calò d’intensità e gli animi si raffreddarono. Merito di ciò fu soprattutto la decisione dell’allenatore della Celeste Fontana di schierare assai stretti gli esterni difensivi Gambetta e Rodríguez Andrade, al fine di ingabbiare gli attaccanti brasiliani in una sorta di «imbuto» chiuso dai centrali Matías González e Tejera. I tornei successivi furono all’insegna di posizioni di media e bassa classifica, con salvezze agevoli ed altre raggiunte con non poche preoccupazioni, come quella del campionato 1966-1967 quando la squadra si classificò al quartultimo posto a tre distanze dal Gloria Chieti (quell’anno non erano previste retrocessioni per l’allargamento dei quadri di serie D), o come quella del campionato 1968-1969 quando, a pari merito con altre tre formazioni, il Maglie (allenato da Angelo Buratti e composto da giocatori quali gli ex della Triestina Renzo Canzian, Fermo Ferrara, Luciano Tommasi, Nevio Dudine e Adriano Varglien, l’ex del Lecce Luigi Garagna, Giuseppe Valà) si classificò a due punti dal Bisceglie, prima delle retrocesse. Al campionato mondiale del 1950 la squadra statunitense, che si presentò al torneo con una squadra di giocatori part-time messa insieme per l’occasione, fu protagonista di uno dei fatti più clamorosi nella storia del calcio, procurando all’Inghilterra la sua prima sconfitta di sempre al campionato mondiale (1-0), dopo che quest’ultima aveva di recente battuto il Resto d’Europa per 6-1 in una partita amichevole.