Non una maglia vintage e celebrativa della storia della squadra come spesso accade nel mondo del calcio ma una maglia comunque moderna, disegnata dallo stilista sardo Antonio Marras. In particolare a noi è piaciuta da matti la terza maglia nera dei genovesi: fascia blucerchiata in verticale sul lato destro del petto, colletto vintage con laccetti e stemma retrò sul cuore. Cura una classifica riservata dei migliori 5 calciatori di sempre. Nel 1988 i calciatori avellinesi indossarono un’insolita maglia rossa in tinta unita. Nel 1996, il Manchester United ha introdotto una maglia a base grigia, che era stata progettata per un utilizzo streetwear abbinandola a dei jeans; ma questa è stata abbandonata dopo una sola partita per volontà dell’allenatore mancuniano Alex Ferguson, motivando la decisione col fatto che i suoi giocatori, che stavano perdendo 3-0, non riuscivano a «vedersi» in campo con quella tinta addosso. ” Il giocatore era Marco, non più Marcel, Van Basten. Non si chiama Marco, all’anagrafe. I genitori sin da piccolo lo iniziano a chiamare Marco, un po’ come diminutivo del nome di battesimo, un po’ perché… Siamo lieti di consegnargli una maglia con il numero dieci, un numero che di solito nel calcio è sulle spalle del regista e che è un po’ quello che sarà il suo ruolo in orbita”.
L’unica che ebbe con numero e nome in rossonero è della stagione 1995-96 – primo anno della personalizzazione delle divise – e fu la n. La presidente Casellati ha ricevuto in dono una maglia personalizzata con il numero dieci sulle spalle autografata dalla Ct e da tutta la squadra, ha sottolineato la crescita del numero delle tesserate. Al 47′ un’azione personale di Pogba libera Mandžukić, il quale s’invola solitario verso la porta laziale ma la sua conclusione viene neutralizzata da Marchetti; dopo la respinta dell’estremo difensore biancoceleste, il pallone finisce tra i piedi di Radu che, però, sbaglia la ripartenza riconsegnando la sfera a Mandžukić, il quale a sua volta appoggia per Pogba la cui conclusione da fuori area sfiora il palo alla sinistra del numero uno laziale. Per sempre”. Auguri Cigno, eri il Nureyev del pallone. Fu Mauro Tassotti a portarlo per primo sul green. Il club è stato fondato nel 1902 da Joseph Gemain, un appassionato di calcio, mentre Émile Sinoir è stato il primo presidente del club. Segnò il suo primo e ultimo gol con la maglia del Milan allo stesso portiere, Alessandro Nista: il primo lo realizzò il 13 Settembre 1987 contro il Pisa, partità che finì 3-1 per il Milan, mentre l’ultimo il 9 Maggio 1993 contro l’Ancona partita che finì con lo stesso risultato a favore dei rossoneri.
A, dal 1987 in poi, che si impose agli occhi del mondo. Poi diventa il centravanti più grande del mondo. In quella stagione si misero in luce definitivamente tre giovani talenti rossoblù, il già citato Acconcia, Leonzio e Masci, poi ceduti per far cassa e ripianare il deficit in bilancio tra le vibranti proteste dei tifosi aquilani. Van Basten partecipa alla chiusura dello spettacolo pirotecnico e poi diventa la stella dell’ Europeo in Germania. E non da oggi, perchè Van Basten – di cui oggi ricorre il compleanno – si sente più vecchio della sua età dal 7 agosto 1995, quando all’età di 30 anni, 9 mesi e 17 giorni, maglia juve ronaldo fu costretto a lasciare il calcio giocato a causa di una caviglia che non guariva mai e che l’ha fatto soffrire in modo indicibile. Un tempo ala destra, oggi si sente a suo agio nel ruolo di libero. Per troppo tempo questo sport è stato considerato prerogativa degli uomini, oggi invece è stato superato uno degli ultimi pregiudizi, che segna un ulteriore passaggio nel cammino di emancipazione della donna”. La sua passione oggi è il golf. La partita all’inizio sembra una formalità per i reds, che si portano in meno di 20 minuti sul 2-0. Ma gli spagnoli non si arrendono e ribattono colpo su colpo fino a raggiungere un clamoroso 4-4 nel finale, col figlio di Cruijff.
GLI ORGANIZZATORI «Quando la maglietta di Pelè mi è stata consegnata, avevo perfino paura di trasportarla in macchina», spiega Daniele Cortis, avvocato e organizzatore della manifestazione insieme alla compagna, Maria Rita Giorgi. Presenti, come annunciato, la delegazione guidata dal presidente federale Gabriele Gravina e composta dal Dg Marco Brunelli, dalla vice presidente della Lega Pro Cristiana Capotondi, dalla Ct Milena Bertolini e dalle calciatrici azzurre: “Questo è un incontro significativo per la nostra istituzione – ha esordito Maria Elisabetta Alberti Casellati – così come è stato importante il traguardo raggiunto dalla Nazionale Femminile, che è riuscita a qualificarsi al Mondiale a vent’anni di distanza dall’ultima partecipazione”. Questo è quanto ha asserito Maria Elisabetta Alberti Casellati, presidente del Senato, che ha voluto incontrare a Palazzo Madama la Nazionale Femminile alla vigilia della partenza per la Francia, dove dal 9 giugno le Azzurre saranno impegnate nella fase finale della Coppa del Mondo. “Adesso spetta alle nostre ragazze farsi onore nella competizione internazionale, restituendo orgoglio e speranza a tutti i tifosi e agli appassionati di calcio, che nel nostro Paese hanno dovuto subire lo smacco di una nazionale maschile che non è riuscita a qualificarsi all’ultima Coppa del Mondo. Quest’anno l’Argentina ha indossato una maglia che solo i campioni del mondo possono indossare.